Flamenco


Arte
del Movimento

Il flamenco è uno stile musicale e di danza tipico dell'Andalusia, organizzato intorno al canto e alla sua poetica. Anche se influenzato dai gitani, che ne sono i custodi (quando i gitani arrivarono in Spagna nel secolo XV il flamenco era già nato) principali, il flamenco affonda le sue radici nella cultura musicale dei Mori e degli Ebrei, ma fa oggi parte della cultura e della tradizione musicale spagnola. Dalla seconda metà dell'Ottocento il flamenco ha inoltre attraversato i confini nazionali venendo rappresentato in tutto il mondo. Esistono varie teorie sull'origine del nome "flamenco", la più plausibile essendo il termine arabo Al-Andalus"felag mangu" (contadino sfuggente). [1] Gli stili musicali del flamenco sono detti palos. Ne esistono più di 90, e alcuni di questi sono eseguiti molto raramente o si stanno addirittura perdendo poiché non sono stati incisi da nessuno nella discografia e la tradizione orale li sta dimenticando.

I palos sono classificati secondo criteri musicali (ritmo, tonalità, velocità e melodia), e possono anche venire suddivisi in base all'origine geografica (ad esempio Granaína da Granada, Malagueña da Malaga, Rondeña da Ronda...). Alcuni di essi provengono da altri generi musicali e sono stati "aflamencados" nel corso del tempo, come può essere accaduto ad alcune sevillanas, ad alcuni fandango, alla farruca o ad altri canti. All'interno di una rappresentazione tipica di flamenco, il ruolo del chitarrista è quello di predisporre un "tappeto sonoro" (compás) per il cantante, che lo sostenga nella libertà e ortodossia interpretativa delle strofe, dette letras, intervallando il canto con degli assoli melodici, detti falsetas, per dargli pause di respiro. Nel caso in cui ci sia un ballerino, la chitarra deve accompagnarne adeguatamente i suoni ritmici , con particolare attenzione quando esegua una escobilla, che è il solo ritmico eseguito producendo suoni prevalentemente con le percussioni dei piedi.


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